Abbiamo parlato tantissime volte del gioco destrutturato e dei materiali open-ended, ma vorremmo riprendere il discorso in chiave "leggermente" diversa, per concludere. Ultimamente, si assiste alla ricerca di una struttura per questo tipo di materiali, ai quali vengono affiancati spesso schede o istruzioni. Ma è davvero il metodo più sicuro e veloce per avvicinare i bambini ai giochi open-ended e destrutturati? Analizziamone insieme i pro ed i contro.
[Per chi ci conosce da poco, vi rimandiamo a questo articolo, Come avvicinare i bambini al gioco destrutturato e ai giochi open-ended,]
Una (brevissima) premessa sul gioco destrutturato e loose parts
Giocare con "loose parts" permette ai bambini di esplorare, sperimentare, manipolare, testare e creare in autonomia utilizzando materiali non strutturati, ovvero senza limitazioni e regole predefinite (in pratica, non esiste un modo giusto o sbagliato di usarli). Ai bambini piace sperimentare, cambiare l’uso alle cose ed inventare: i materiali open-ended sono la risposta a questa necessità di non avere un fine o una regola specifica (in un mondo che, per loro, è pieno di regole). Un mandala Grapat verde, ad esempio un cono, può diventare un albero, un asparago per una ricetta o una radice rara per una pozione, una decorazione di un castello, una parte di un percorso o labirinto o, appunto, una parte di un mandala da creare mentre ci si rilassa.
Il gioco destrutturato stimola il pensiero creativo, divergente e l'immaginazione dei bambini: manipolare, smontare, legare, accostare, versare, riempire, allineare, costruire ed osservare sono solo alcune delle abilità che questi materiali non strutturati incentivano. Un giocattolo tradizionale con un uso e un fine ben definiti può certamente essere apprezzato da un bambino, ma i giochi non strutturati offrono una maggiore libertà e autonomia, consentono ai bambini di essere gli attori principali, decidendo come manipolare i materiali e costruire i propri giochi, allungando l'aspettativa di vita di un materiale che, modificandosi nel tempo, manterrà l'interesse nei suoi confronti.
Gioco strutturato
Che cos'è, invece, il gioco strutturato? È un tipo di gioco che prevede regole definite, obiettivi specifici e un certo grado di organizzazione, utilizzato spesso nella pedagogia tradizionale e nelle scuole.
Il gioco strutturato ha (ovviamente) dei benefici, ma anche degli svantaggi.
Benefici:
- Apprendimento specifico: il gioco strutturato può essere progettato per insegnare competenze specifiche, come contare, leggere, etc.
- Fornisce orientamento: il gioco strutturato può offrire ai bambini una guida e un orientamento: le regole infatti forniscono un quadro chiaro su come giocare e raggiungere gli obiettivi.
- Apprendimento disciplinato: il gioco strutturato può insegnare ai bambini a seguire regole, rispettare turni, gestire il tempo e seguire istruzioni specifiche.
Svantaggi:
- Limitazione della creatività: Le regole e gli obiettivi del gioco strutturato possono limitare la libertà e la creatività dei bambini. Potrebbero non essere in grado di esplorare e sperimentare liberamente come farebbero in un gioco non strutturato.
- Mancanza di adattabilità: Il gioco strutturato è spesso progettato per un certo scopo o obiettivo. Venendo a mancare la flessibilità e l'adattabilità per soddisfare le esigenze e gli interessi specifici di ciascun bambino, può diventare nel tempo un "giocattolo-soprammobile". (Ripenso a quel tavolo multi-attività che ci hanno regalato alla nascita e che, nonostante le milioni di attività, non è mai stato toccato. Probabilmente, anche perché inserire troppe attività diventa pesante per i bambini, che non riescono a concentrarsi). Il gioco destrutturato invece cresce con il bambino e con la sua immaginazione, con la capacità di poter lavorare su capacità e abilità sempre diverse.
- Riduzione dell'autonomia: Nei giochi strutturati, i bambini possono essere guidati da istruzioni o direzioni specifiche. Questo potrebbe limitare la loro capacità di prendere decisioni autonome e di esprimere la propria creatività, ma anche la loro fiducia nelle proprie capacità. Potrebbero voler giocare con un adulto e chiedere spesso consigli o aiuti.
Quando proporre giochi strutturati
Ovviamente, non pensiamo che tutti i tipi di giochi strutturati siano da demonizzare, ma che dovrebbero essere proposti quando il bambino conosce le meraviglie che la sua mente può creare ed ha già sviluppato fiducia nelle proprie capacità creative. Non siamo noi a suggerirlo, ma numerosi studi che negli anni hanno trattato il tema del gioco destrutturato in età prescolare.
Nella teoria del gioco di Jean Piaget, per esempio, lo psicologo dello sviluppo ha sottolineato l'importanza del gioco destrutturato per consentire ai bambini di sperimentare e acquisire conoscenze essenziali cognitive e sociali attraverso l'interazione con l'ambiente circostante.
Piaget identificò quattro stadi di sviluppo del gioco nei bambini:
- Gioco sensomotorio (0-2 anni): I bambini hanno bisogno di esplorare, manipolare, di afferrare oggetti e mettere in bocca.
- Gioco simbolico (2-7 anni): I bambini utilizzano il gioco per rappresentare oggetti e situazioni della vita reale. Possono giocare a fare finta, come interpretare ruoli di adulti o imitare situazioni quotidiane.
- Gioco delle regole (7-12 anni): I bambini partecipano a giochi strutturati con regole definite, come giochi da tavolo o sport organizzati. Questo tipo di gioco richiede la comprensione e l'applicazione delle regole.
- Gioco d'adolescenza (12 anni in poi): Durante l'adolescenza, il gioco può includere elementi di competizione, sfida e auto-espressione.
Il pensiero divergente, che cos'è?
Abbiamo detto che il gioco destrutturato stimola e sviluppa il pensiero divergente, ma che cos'è? È un tipo di pensiero creativo che si concentra sulla generazione di idee diverse e originali per risolvere un problema, o affrontare una sfida. Si contrappone al pensiero convergente che invece mira a trovare una sola soluzione, unica e corretta.
Il pensiero divergente, nei bambini, è particolarmente importante poiché favorisce lo sviluppo della creatività e dell'innovazione; quando hanno la possibilità di esplorare e praticare il pensiero divergente i bimbi sono più propensi a essere curiosi, aperti a nuove idee e in grado di trovare soluzioni creative ai problemi.
Un materiale che ha bisogno della mente del bambino per creare uno scopo, e un momento di divertimento, è un materiale che dà al bimbo la possibilità di lavorare sulle proprie capacità di pensiero divergente.
Dare una struttura al gioco destrutturato, perchè?
Qual è il motivo per cui, quindi, si sta dando una struttura ad un materiale che, per definizione, non dovrebbe averla? Essenzialmente, per renderlo più facile, e comprensibile per noi adulti, spesso di fretta, con poca pazienza e con la necessità di avere risultati evidenti subito; per darci una chiave per utilizzare le loose parts, magari anche con l'idea di insegnare qualcosa al bambino mentre gioca. Ma c'è davvero sempre bisogno di insegnare qualcosa, anche durante un momento di gioco, quando magari si ha bisogno di staccare da una giornata che, molte volte, è stancante anche per un bambino? Ultimo motivo, ma non meno importante, per eliminare i momenti di noia più velocemente, anche se è proprio la noia a porre le basi all'immaginazione e alla creatività, alla necessità di crearsi dei momenti di gioco e a favorire il gioco autonomo e dipendente.
Un esempio... I lego e quel famoso libretto di istruzioni
Avvicinare i bambini dando istruzioni può far abituare il bambino ad avere sempre una soluzione al problema, prima ancora che il problema si presenti; se si offrono da subito le istruzioni, il bambino rimarrà ancorato a questo bisogno e sarà molto più difficile riuscire ad avvicinarsi al gioco destrutturato.
Famoso è, per fare un esempio che probabilmente molti di noi adulti hanno vissuto, il caso Lego: chi, da piccol*, non ha avuto uno scatolone pieno di mattoncini misti pronti a diventare tutto ciò che la nostra mente voleva creare? Da anni, ormai, sono presenti sempre più kit con istruzioni, che in molti casi tendono a diventare, una volta montati, più un soprammobile, che un gioco.
Uno studio pubblicato dal Journal of Marketing Research, di Page Moreau della Wisconsin School of Business e Marit Gundersen Engeset dell'Università di Buskerud e Vestfold a Kongsberg, in Norvegia, ha analizzato gli effetti sulla creatività nel seguire le istruzioni Lego. Lo studio si focalizza su quello che viene definito "mindset", ovvero la mentalità, ma anche il modo in cui si affrontano le sfide.
"La ricerca recente sui mindset ha dimostrato che il comportamento o i processi mentali di un individuo in una situazione possono influenzare i loro pensieri e comportamenti in attività successive e non correlate".
Quando la nostra mente apprende un determinato schema, quindi, tende a riutilizzarlo in futuro in situazioni analoghe, ed è proprio questo il punto di partenza di questo studio. Ad un campione di 136 studenti è stato richiesto di costruire con i mattoncini liberamente, eseguendo un problema mal definito, o seguendo un kit, un problema ben definito; successivamente sono stati affidati loro dei tasks, alcuni con regole stabilite e solo una risposta corretta, altri senza regole e con più risposte possibili.
"I problemi ben definiti sono caratterizzati da informazioni complete in cui il risolutore ha accesso a uno stato iniziale chiaramente specificato, uno stato finale noto e, cosa importante, a un insieme noto di processi che consentono a una persona di progredire verso l'obiettivo", scrivono Moreau ed Engeset. "I problemi mal definiti hanno una miriade di soluzioni potenzialmente soddisfacenti e mezzi per raggiungerle".
"I partecipanti che affrontavano il problema ben definito (la costruzione di un kit) hanno ricevuto un punteggio di creatività inferiore rispetto a quelli che risolvevano il problema mal definito (la costruzione libera). [...] I partecipanti nella condizione ben definita hanno ottenuto punteggi inferiori sia per originalità che per astrazione rispetto ai loro omologhi nella condizione mal definita".
Secondo Moreau "Costruire con un kit Lego con le istruzioni crea una mentalità a risolvere problemi ben definiti, che rende più difficile risolvere problemi mal definiti".
Al contrario, però, la scelta del problema mal definito non ha danneggiato la capacità di risolvere problemi ben definiti.
(citazioni tratte da The Downstream Consequences of Problem-Solving Mindsets: How Playing with Lego Influences Creativity)
Quando usarle?
Ovviamente, il problema non è strutturare un gioco destrutturato. Quando il bambino è consapevole delle proprie capacità, offrire ulteriori spunti può essere un ottimo modo per creare nuovi giochi e ulteriori stimoli. In età scolare può anche essere un ottimo modo per utilizzare materiali amati per visualizzare meglio, ed esercitarsi.
Noi, ad esempio, inviamo in omaggio ogni due confezioni di Mandala acquistati le bellissime schede di Sonia Innocenti. Se non hai richiesto le tue dopo un acquisto fatto nel 2023, mandaci una mail!
P.S. I nostri preferiti per i iniziare? Set per creare minimondi grimm's, cestino dei tesori, set delle stagioni Grapat, mandala, fancy nins, arcobaleno.
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Jasmine e Nastasia
