Diario di una Consulente di Babywearing
Entrare in punta di piedi nella realtà ovattata di una casa dove è appena arrivata la vita. Sentire l’energia indescrivibile come una serie di onde che cambiano in intensità emotiva. Alimentarsi di questa energia e ricordare quelle emozioni indescrivibili. La madre: dea indiscussa, portatrice di vita, di luce. Il suo fascino è innegabile. Sentire l’odore di un neonato e sfiorare il lanugo sulla sua testolina. Guardarlo mentre prende il seno. Poco dopo si appisola. Il contatto, il contenimento, il nutrimento: tutti i suoi bisogni sono interamente appagati, la vita per lui è perfetta! Mi sembra di stare in un nido! Un luogo protetto ma da qualcosa più grande di noi tutti. E io che entro in punta di piedi con la mia borsa. Porto dei tessuti magici. Leghiamo, sleghiamo, parliamo. Comunichiamo soprattutto attraverso i gesti e il contatto. Vedo questa mamma legare con gran determinazione. Qualcosa è scattata in lei: “ce la posso fare!” E qui mi sembra che la parte più importante del mio lavoro sia fatta, sarò riuscita ad instillare in lei la nozione che tutte le competenze le aveva dentro di sé? Proprio come quando ha partorito, proprio come ora che lo nutre e ne interpreta istintivamente ogni minimo vagito. Entro in punta di piedi ed esco sperando di aver lasciato un pezzettino di me lì dentro, un impatto che per quanto piccolo possa essere positivo, uno strumento che possa sostenere questa famiglia sia emotivamente che praticamente. Con me porto tanto, soprattutto l’affermazione di un concetto di non poco conto: AMO IL MIO LAVORO!
Nastasia Morin
Consulente Babywearing School
Parole magiche che descrive perfettamente la mattinata passata insieme. Grazie a te per il tuo grandissimo aiuto e sostegno… grazie per avermi insegnato uno strumento da usare quotidianamente in modo da dare ciò di qui Lorenzo ha bisogno… un abbraccio 🤗
Ramona le